Quando si parla di tatuaggi si deve prendere sempre in considerazione che questi diventeranno parte integrante della pelle e del corpo. Ecco, quindi, che è altresì importante andare a capire quali sono le possibili problematiche che si possono riscontrare, il loro significato e cosa fare nello specifico caso.
Prima di entrare nel merito del discorso, quindi, si deve andare a chiarire qualche punto fondamentale, per spiegare al meglio cos’è un tattoo.
Epidermide, tattoo e problematiche varie: come affrontare la situazione
Come detto, risulta essenziale andare a capire un po’ come funziona e come è composta quella che noi tutti comunemente chiamiamo pelle. Qui ci sono tre differenti strati: c’è lo strato dell’epidermide, che è il più superficiale ed è quello che si rigenera costantemente; c’è lo strato del derma, ossia la parte centrale e piena di vasi sanguigni; c’è lo strato dell’ipoderma.
Dato che il primo strato si rigenera continuamente, l’inchiostro del tatuaggio deve necessariamente arrivare al derma, così da essere indelebile. suddivide principalmente in tre strati: epidermide, derma e ipoderma.
L’epidermide è la parte più superficiale e tende a rigenerarsi molto in fretta: ecco perché se l’inchiostro rimanesse in questo strato, il tatuaggio salterebbe. Attenzione, però, perché è importante che non venga superato il derma, perché è in esso che si trovano i macrofagi che permettono che le cellule piene di inchiostro continuino a esistere.
Alla luce di quanto detto, quindi, si può capire che possono esserci delle problematiche legate ai tattoo. Quali? Ecco un elenco i quelle che sono le più diffuse.
Cosa accade se l’inchiostro finisce nell’ipoderma, ossia nella zona adiposa? In questo caso si ha la cosiddetta sbollatura o l’effetto blow out. Per intenderci, in questo caso si ha una sorta di alone attorno al tattoo che, nella maggior parte dei casi, è parecchio evidente e si risolve solo se si va a coprire la zona. Cosa fare per evitare che l’inchiostro penetri sino all’ipoderma? Innanzitutto si deve tenere la macchinetta da tatuaggio non troppo inclinata e, in secondo luogo, si deve prestare attenzione per cercare di non penetrare la cute troppo in profondità o, comunque, mai più di 2 mm. Si tratta di un accorgimento che ciascun tatuatore dovrebbe prendere per evitare questo effetto così fastidioso e antiestetico.
Un’altra problematica è quella della migrazione del tattoo. In molti pensano che tutto ciò non possa accadere. Del resto, è difficile pensare a un tatuaggio che si muove dato che è questo quello che succede. Eppure è possibile: si tratta di una conseguenza della troppa fluidità del sangue del paziente. Anche in questo caso è difficile rimediare esternamente.
C’è, poi, la necessità di prendere in considerazione la presenza di un cheloide. Di che si tratta e perché si può avere questa complicazione? Siamo davanti a una situazione di iper cicatrizzazione. Il tutto può avvenire soprattutto per la cosiddetta mano pesante del tatutore. Si tratta, quindi, di un problema che può essere risolto prestando attenzione.
Questi sono alcuni dei problemi che possono essere connessi al tattoo ed è sempre bene tenerli presente.