La lunga tradizione del tatuaggio samoano affascina non poco chi è alla ricerca di qualcosa di simbolico. Un genere che affonda le sue radici in un tempo così lontano e che prende ancora oggi a piene mani da una civiltà che ha insegnato tanto sull’arte del tattoo.
Al pari del tatuaggio giapponese, che rimane senza dubbio uno dei più apprezzati, anche quello samoano è oggetto di studi e attenzione.
Un po’ di storia del tatuaggio samoano
Il tattoo samoano ci racconta di una civiltà che appare lontana e che, invece, ancora oggi ha molto da insegnare a chi si interessa di stili e di storia del tatuaggio.
Siamo nell’ambito del tatuaggio tribale, tradizione millenaria che va avanti ancora oggi e che merita un approfondimento.
Chi pensa alle isole Samoa pensa, oggi, a un paradiso, a una meta turistica ambita e che urla relax. Ma è proprio qui che, circa 2000 anni fa, nacque questo stile che si mantiene in vita ancora oggi più forte e apprezzato che mai.
Quello che non tutti sanno è che, a differenza di quasi ogni altro stile, in questo caso furono due donne delle isole Fiji a dare vita al genere. Taema e Tilafaiga furono le prime a portare alle Samoa questo tipo di tattoo anche se, quantomeno in un primo momento, non furono accolte con tutti gli onori che poi ha riservato loro la storia del tatuaggio.
Fu solo quando uno dei capi trubù samoani decise di dare loro una possibilità che l’arte del tatau divenne famosa alle Samoa. Da lì si è fatta la storia del tatuaggio.
Perché di parla di tatau? Perché è la traduzione in samoano del rumore degli strumenti utilizzati per la realizzazione dei tatuaggi. Detto questo, è utile anche sapere che i tattoo realizzati su un uomo si chiamano pe’a, mentre quelli che vengono realizzati su una donna si chiamano malu.
Ci sono alcune interessanti differenze da conoscere. Prima però è interessante sapere che la tecnica del tatuaggio samoano prevede che venga fatta una profonda incisione sulla pelle. Si tratta, del resto, di una vera e propria incisione che viene portata con tantissimo orgoglio perché simbolo di rispetto e onore.
I tatuaggi samoani per uomo sono spesso complessi e molto estesi sulla maggior parte del corpo. Solitamente, infatti, si estendono dalla schiena alle ginocchia.
I tatuaggi samoani per donna, invece, sono meno intricati e più semplici in generale. Di solito vengono realizzati sulle gambe, la zona più selezionata in assoluto dalle donne che si fanno tatuare.
Si tratta di un vero e proprio segno di riconoscimento e di appartenenza ed è per questo che il tatuaggio samoano ha un significato e una storia così importante.
Tecnica di esecuzione dei tattoo samoani
A questo punto non resta che capire la tecnica utilizzata dai tatuatori samoani. Si tratta di una tecnica ben lontana da quella moderna, ma affascinante allo stesso tempo. Trattandosi di tattoo tribali è utile ricordare che la tecnica è dolorosa e il procedimento è molto lungo.
Chi conosce la storia del tatuaggio sa bene che quando si parla di tatuaggi tribali le prime caratteristiche da prendere in considerazione sono proprio queste.
Partendo dallo strumento che viene utilizzato, si deve sottolineare che questo è decisamente differente dalle moderne macchinette per tatuaggio. Dobbiamo immergerci in un’altra epoca e immaginare uno strumento molto rudimentale, realizzato con un piccolo bastoncino di bambù e con un pezzo di guscio di tartaruga che va a formare un angolo retto. A questo si aggiunge un pettine d’osso.
La realizzazione di un tatuaggio samoano richiede alcune settimane, in alcuni casi anche mesi. Si tratta di un procedimento lungo e non poco doloroso che, però, viene vissuto come un vero e proprio rito. Anche oggi, nel mondo occidentale che apprezza sempre più questo genere, si rispetta una tradizione ormai millenaria.