Quando sono stati fatti i primi tatuaggi della storia? Fare un salto indietro nel tempo è sempre interessante, così da scoprire quelle che sono le origini di quest’arte del tatuaggio che si pratica ormai da millenni anche se non tutti ne sono consapevoli.
Ecco i primi tatuaggi della storia
Quando si parla di tatuaggi si parla di un’usanza che risale all’epoca preistorica. Alzi la mano chi sa che sulla mummia di Ötzi, ritrovata sulle Alpi e che risale al 3300 a.C., sono stati rinvenuti ben 61 tatuaggi differenti.
A quel tempo con molta probabilità i tatuaggi avevano una valenza magica ed è un aspetto molto interessante, perché ci permette di datare i primi tattoo proprio attorno a quell’epoca storica.
Successivamente, poi, vennero trovate anche delle mummie egizie tatuate. Questo significa, quindi, che anche durante il periodo degli antichi egizi il tattoo era una realtà molto frequente.
Arrivando ai Celti, poi, troviamo i primi tattoo con animali che erano un forte simbolo di coraggio e di onore. Questi disegni venivano impressi soprattutto sulla pelle dei guerrieri, che erano l’emblema dell’onore e della forza. Ed è proprio riprendendo questa antica tradizione che i legionari iniziarono a tatuarsi sul corpo gli stessi simboli in nome di un’ammirazione per il popolo celtico e le sue usanze da guerrieri.
Con l’avvento dei Greci e dei Romani le cose però cambiarono. Il tatuaggio in sé venne vietato per poi diventare un simbolo solo di schiavi e disertori che in questo modo venivano marchiati.
Si ebbe una ripresa della tradizione con i primi cristiani. Come è noto, nei primi anni della cristianità ci furono molte persecuzioni. I cristiani vivevano nella clandestinità e, pertanto, qualche simbolo sulla pelle era il segno di riconoscimento. Si trattava, però, di qualcosa di vietato in base a un passo della Bibbia. Per questo l’imperatore Costantino prima e papa Adriano poi ribadirono a gran voce il divieto di fare tatuaggi sulla pelle.
Abbiamo comunque degli esempi di tatuaggi risalenti a quell’epoca. Si tratta soprattutto di guerrieri delle Crociate che usavano dei simboli come riconoscimento.
Bisognerà attendere il 1400 per vedere un ritorno sulle scene del tatuaggio. Siamo nell’Europa delle prime esplorazioni e di Cristoforo Colombo, delle scoperte e della moda dei tatuaggi. Quest’ultima divenne ancora più forte quando, nel 1700, si iniziò a entrare in contatto con le popolazioni extraeuropee decisamente molto tatuate su tutto il corpo. Ecco, quindi, che il tatuaggio prese piede anche tra nobili e borghesi oltre che tra i marinai e la gente comune.
Dopo i primi tatuaggi della storia, poi, si sono succeduti stili di tatuaggi e tecniche differenti che hanno reso il tutto non più una moda transitoria. Oggi sempre più persone in Italia e nel mondo sono tatuate e spesso dietro a ogni singolo tattoo si nasconde una storia e un’emozione che vale sempre la pena esprimere su pelle.